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Cyber Resilience Act: la guida completa agli obblighi per software e app in cloud nel 2026

La nuova normativa UE ridefinisce la sicurezza digitale. Scopri cosa cambia per le aziende committenti e per le software house: scadenze, responsabilità condivise e come evitare le pesanti sanzioni previste.

Il Cyber Resilience Act (CRA) rappresenta una svolta epocale per il mercato digitale europeo, introducendo requisiti di cybersicurezza obbligatori per i prodotti con elementi digitali, inclusi software e applicativi cloud. L'obiettivo è garantire che hardware e software siano sicuri sin dalla fase di progettazione e per l'intero ciclo di vita.

Questo articolo esplora nel dettaglio l'impatto della normativa sulle aziende che commissionano software su misura e sui fornitori tecnologici.

Analizzeremo le scadenze cruciali per l'adeguamento, la ripartizione delle responsabilità tecniche tra chi sviluppa e chi utilizza il software, e il quadro sanzionatorio.

Infine, vedremo come un approccio strutturato allo sviluppo, basato su metodologie Agile e manutenzione continua, sia la chiave per la conformità.

Il software in cloud e i nuovi standard di sicurezza: cosa cambia per le aziende?

Dalla funzionalità alla resilienza, perché commissionare un'app richiede oggi una visione a lungo termine.

L'introduzione del Cyber Resilience Act segna la fine dell'era in cui un software veniva considerato "finito" al momento del rilascio. Per un'azienda che ha sviluppato o commissionato un applicativo in cloud (come un gestionale web, un CRM o un'app mobile), la normativa impone un cambio di mentalità radicale. Non è più sufficiente che il software "funzioni"; deve essere intrinsecamente sicuro e resiliente agli attacchi informatici.

Questo comporta che ogni prodotto digitale immesso sul mercato europeo dovrà possedere la marcatura CE, certificando il rispetto dei requisiti essenziali di cybersecurity.

Per le aziende committenti, ciò significa dover verificare che i propri asset digitali siano dotati di documentazione tecnica dettagliata sui rischi e, soprattutto, che sia garantito il supporto per gli aggiornamenti di sicurezza per un periodo congruo (generalmente 5 anni o per la durata prevista del prodotto).

Se la vostra azienda utilizza software custom per trattare dati sensibili o gestire processi critici, la "security by design" non è più un optional, ma un prerequisito legale per evitare blocchi operativi o sanzioni.

Il ruolo della Software House: compliance e integrazione dell'offerta

Come i fornitori di tecnologia devono evolvere per garantire prodotti conformi e sicuri.

Per le software house che sviluppano applicativi per terzi, il CRA non è solo un onere burocratico, ma un'opportunità per elevare lo standard qualitativo. I fornitori sono chiamati a integrare la sicurezza in ogni fase del ciclo di vita del software. Non si tratta solo di scrivere codice pulito, ma di adottare processi che includano la valutazione dei rischi fin dalla fase di progettazione dell'architettura e della UI/UX.

La compliance richiede che la software house fornisca non solo l'eseguibile, ma anche una "distinta base del software" (SBOM - Software Bill of Materials) che elenchi tutte le componenti utilizzate, incluse le librerie open source, per tracciare rapidamente eventuali vulnerabilità.

L'offerta commerciale deve quindi evolversi: non si vende più solo lo sviluppo, ma un pacchetto che include monitoraggio continuo, test di conformità e il rilascio tempestivo di patch di sicurezza. Questo approccio si sposa perfettamente con metodologie di lavoro strutturate che prevedono fasi specifiche di manutenzione ed evoluzione, garantendo che il software rimanga sicuro nel tempo contro le minacce emergenti.

Scadenze e Obblighi: il calendario dell'adeguamento

Le date chiave da segnare in agenda per non farsi trovare impreparati.

L'adeguamento al CRA non avviene dall'oggi al domani; il legislatore ha previsto un periodo di transizione per permettere alle aziende di mettersi in regola. Tuttavia, alcune disposizioni scattano prima di altre ed è fondamentale conoscere le tappe del percorso di compliance.

Di seguito riportiamo la lista delle scadenze principali e degli obblighi associati, basata sull'entrata in vigore del regolamento (avvenuta nel 2024):

  • Entrata in vigore (2024): Il regolamento è diventato legge. Da questo momento inizia il conto alla rovescia per i periodi di transizione.
  • Obbligo di segnalazione (21 mesi dall'entrata in vigore): Scatta l'obbligo per i produttori di segnalare attivamente incidenti informatici e vulnerabilità sfruttate alle autorità competenti (CSIRT) e all'ENISA.
  • Piena applicabilità (36 mesi dall'entrata in vigore - indicativamente 2027): Entrano in vigore tutti gli obblighi restanti. Da questa data, software e prodotti connessi non potranno essere immessi sul mercato europeo se non conformi ai requisiti essenziali di cybersicurezza (inclusa la marcatura CE).

Chi fa cosa: la matrice delle responsabilità tecniche

Distinguere i compiti del fornitore da quelli del committente per una gestione corretta del software.

La conformità al CRA è un gioco di squadra. Sebbene gran parte dell'onere tecnico ricada su chi scrive il codice, il committente (l'azienda che usa il software) ha un ruolo attivo nel mantenimento della sicurezza. Una chiara divisione dei compiti è essenziale per evitare "buchi" nella difesa informatica.

Ecco un elenco degli adeguamenti necessari, suddivisi per responsabilità:

Responsabilità del Fornitore (Software House):

  • Security by Design: Progettare l'architettura software minimizzando la superficie di attacco e proteggendo i dati per impostazione predefinita.
  • Gestione Vulnerabilità: Monitorare costantemente il software, correggere bug e rilasciare aggiornamenti di sicurezza gratuiti.
  • Test e Validazione: Eseguire test funzionali, di carico e di penetrazione prima del rilascio.
  • Documentazione: Fornire istruzioni chiare e la distinta delle componenti software (SBOM).

Responsabilità del Committente (Azienda Cliente):

  • Installazione Aggiornamenti: Applicare tempestivamente le patch di sicurezza rilasciate dal fornitore (se la gestione non è delegata al fornitore stesso).
  • Configurazione Sicura: Modificare le password di default e configurare gli accessi secondo il principio del privilegio minimo.
  • Monitoraggio dell'Utilizzo: Verificare che il software venga utilizzato secondo le specifiche previste e segnalare anomalie nelle prestazioni o nell'uso.

Sanzioni e Conformità con Mostrum Srl

Evita multe salate e proteggi il tuo business scegliendo il partner tecnologico giusto.

Ignorare il Cyber Resilience Act comporta rischi elevatissimi. Le sanzioni amministrative previste sono severe: possono arrivare fino a 15 milioni di euro o al 2,5% del fatturato mondiale annuo per la violazione degli obblighi essenziali di sicurezza. Sebbene la responsabilità primaria della conformità del prodotto ricada sul "fabbricante" se non commissionato (spesso la software house che lo immette sul mercato a proprio nome), anche i committenti che integrano software custom nei propri processi rischiano fermi operativi e danni reputazionali incalcolabili in caso di incidenti non gestiti.

In Mostrum, la sicurezza non è un ripensamento, ma parte integrante del nostro DNA. Il nostro metodo di lavoro, suddiviso in quattro fasi interconnesse, è progettato per garantire standard qualitativi elevati e una manutenzione proattiva. Dalla progettazione dell'architettura alla fase cruciale di manutenzione ed evoluzione, dove gestiamo aggiornamenti di sicurezza e monitoraggio continuo , siamo in grado di scalare i nostri servizi per soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente.

Non aspettare che la normativa diventi un'emergenza. Se cerchi un partner tecnologico capace di sviluppare web app e soluzioni mobile pronte per le sfide del futuro, contattaci oggi stesso.

Scrivici a [email protected] o compila il form sul sito per discutere il tuo progetto.

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FAQ

Non necessariamente, ma deve essere valutato attentamente. Se il software è ancora in uso e riceve aggiornamenti, dovrà rispettare i requisiti di sicurezza. Spesso, per applicazioni molto datate ("legacy"), adeguare il codice ai nuovi standard di sicurezza può essere più costoso che sviluppare una nuova soluzione moderna e scalabile. Mostrum Srl è specializzata nella progettazione di architetture software moderne e può valutare se effettuare un refactoring del codice esistente o procedere con un nuovo sviluppo su misura.

Il Cyber Resilience Act introduce una responsabilità condivisa, ma con obblighi specifici per i produttori. La software house ha il dovere di rilasciare un prodotto sicuro by design e fornire aggiornamenti di sicurezza per un periodo definito (spesso 5 anni). Tuttavia, l'azienda committente è responsabile dell'installazione di tali aggiornamenti e dell'uso corretto del software. Ecco perché in Mostrum gestiamo i progetti con una Fase 4 dedicata alla manutenzione ed evoluzione , che include monitoraggio e aggiornamenti di sicurezza, sollevando il cliente da oneri tecnici complessi.

Devi chiedere come gestiscono il ciclo di vita del software. Una software house conforme non si limita a "consegnare" il codice, ma prevede processi di test rigorosi e supporto continuo. Chiedi se forniscono la documentazione delle vulnerabilità (SBOM) e come gestiscono i test. Il metodo di Mostrum, ad esempio, include test funzionali, di carico e di conformità prima del rilascio , garantendo che la sicurezza sia integrata in ogni sprint di sviluppo.

Oltre alle pesanti sanzioni amministrative previste dall'UE (che possono arrivare a milioni di euro), il rischio maggiore è il blocco del business. Un software non conforme potrebbe essere ritirato dal mercato o, nel caso di uso interno, esporre l'azienda a furti di dati e interruzioni operative. Affidarsi a un partner con oltre 15 anni di esperienza come Mostrum riduce drasticamente questi rischi, assicurando soluzioni stabili e conformi.

Sì, assolutamente. Il regolamento copre qualsiasi prodotto con elementi digitali, inclusi software in cloud, app iOS/Android e firmware per dispositivi IoT. Se la tua azienda utilizza gestionali web personalizzati o app mobile per la vendita o la gestione dati, questi rientrano pienamente nella normativa. È fondamentale scegliere uno sviluppatore che abbia esperienza specifica sia in ambito web che mobile, come il team di Mostrum.

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