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Come sviluppare un'app mobile: la guida completa

Sviluppare un'applicazione mobile per dispositivi iOS e Andoird richiede attenzione, in questo articolo approfondiremo come si sviluppa una applicazione, quanto costa sviluppare un'app e gli errori da non commettere.

Per sviluppare un'app mobile non basta "solo" scrivere codice, è un processo complesso che richiede esperienza e creatività. Le applicazioni mobile devono essere immediate, reattive e sempre pronte per essere utilizzate.

Si parte analizzando i requisiti funzionali e la UI / UX, poi seguono le fasi di sviluppo del codice sorgente fino al rilascio della prima release. Immaginalo come costruire una casa: prima si gettano le fondamenta, poi si alzano le pareti, si finiscono gli interni… e poi le persone possono entrarci.

Proviamo ad approfondire un po’:

  • L'idea e l'analisi: Tutto inizia da un'idea o una necessità. Da questa base si iniziano a dedurre i requisiti funzionali, lo studio grafico, tecnologie necessarie, performance, chi sono i potenziali utenti e quali bisogni devono essere soddisfatti.
  • La progettazione: Successivamente si passa alla fase di progettazione. Si creano i wireframe, ovvero delle bozze dell'interfaccia utente, e si definisce l'architettura dell'app.
  • Lo sviluppo: È il cuore del processo. I programmatori comprendono i requisiti analizzati e le caratteristiche necessarie trasformando il tutto in codice software.
  • Il testing: È fondamentale testare l’app a fondo per individuare e correggere eventuali bug prima della sua pubblicazione. È un vero e proprio collaudo, utile anche per comprendere se tutti i requisiti sono soddisfatti e le performance attese siano state rispettate.
  • Il lancio: La release candidate dell'app è pronta per essere lanciata sugli store Apple e Google. Da questo momento in poi gli utenti potranno scaricare sul proprio smartphone l’applicazione iOS e Android.

Ma attenzione il lavoro non finisce qui: Da questo punto in poi sarà necessario monitorare le performance dell'app, raccogliere i feedback degli utenti e aggiornare l'app con nuove funzionalità o correggere di bug.

Spoiler: lo sapevi che quando i sistemi operativi (es. iOS e Android) si aggiornano introducono nuove funzionalità o rimuovono quelle obsolete? Continua a leggere ne parleremo nella prossima sezione.

Meglio un'app Nativa o Ibrida?

Adesso che sai quali sono le fasi principali per sviluppare un’app mobile potrebbe sorgere qualche dubbio: meglio puntare su un'app nativa o una ibrida? quali sono le differenze tra un'app nativa o una ibrida? Entrambe hanno i loro vantaggi, scopriamo quale è la soluzione più adatta al tuo progetto.

App Nativa: il codice sorgente dedicato
Realizzare un’app è come confezionare un abito su misura: creata specificamente per un sistema operativo (iOS o Android), sfrutta al massimo le potenzialità del dispositivo. Nel caso siano richieste performance elevate è più reattiva, ha un'interfaccia utente più fluida e allineata con l'esperienza utente del singolo SO.

Pro:

  • Massime prestazioni.
  • Esperienza utente ottimale.
  • Accesso completo alle funzionalità del dispositivo.

Contro:

  • Costi di sviluppo più elevati e tempi più lunghi poiché bisogna creare due versioni separate per iOS e Android.

App Ibrida: la scelta scalabile
Invece, riprendendo l’esempio fatto poco fa, un'app ibrida è come un abito multistagione: più versatile e adattabile. Viene sviluppata con tecnologie multipiattaforma come il Typescript e poi compilata e resa nativa. Questo permette di creare un'unica app che funziona sia su iOS che su Android, riducendo i costi di sviluppo, test e mantenimento.

Pro:

  • Un solo codice per più piattaforme.
  • Costi di sviluppo inferiori.
  • Tempi di sviluppo più rapidi.

Contro:

  • Prestazioni leggermente inferiori rispetto alle app native.
  • Interfaccia utente spesso univoca tra le versioni per i due SO.
  • In rari casi accesso limitato ad alcune funzionalità del dispositivo.

Quale scegliere? Dipende dai tuoi obiettivi e diversi fattori, vediamo assieme.

Quando scegliere un'app Ibrida:

  • Budget: Se hai un budget limitato o la tua attività è in partenza (es. startup).
  • Tempi: Se hai bisogno di lanciare l'app in tempi rapidi, un'app ibrida è più veloce da sviluppare e testare.

Quando scegliere un'app Nativa:

  • Funzionalità: In rari casi (es. nuove funzionalità o hardware) alcune funzionalità potrebbero non essere accessibili o fin da subito utilizzabili.
  • Esperienza utente: Se l'esperienza utente è una priorità assoluta e la tua app richiede performance notevoli.

Sviluppare un'app ibrida con React Native, di cosa si tratta?

React Native é un framework creato da Meta (al tempo Facebook) di sviluppo mobile che ha rivoluzionato il modo di creare applicazioni. Ma di cosa si tratta esattamente? E quali sono i vantaggi?

Si tratta di un framework creato da Meta, permette di sviluppare app mobile native utilizzando JavaScript, Typescript e React. Quest’ultimo è un popolare linguaggio per creare interfacce utente web.

Riassumendo, diventa possibile creare un'app che si comporti come un'app nativa, sfruttando le potenzialità e hardware del dispositivo, scrivendo un unico codice basato su framework moderni e sempre aggiornati.

Tra i vantaggi che troviamo nello sviluppare app con React Native troviamo:

  • Velocità di sviluppo del codice sorgente, gran parte del codice tra le versioni iOS e Android dell'app è condiviso. In questo modo si accelerano significativamente i tempi di sviluppo, debug e aggiornamento.
  • Esperienza utente fluida e reattiva, indistinguibile da un'app sviluppata interamente in nativo.
  • Esiste una vasta comunità di sviluppatori che condividono risorse, librerie e know-how, facilitando la risoluzione dei problemi e l'apprendimento.

Per fare un esempio, oggi tantissime app mobile sono state sviluppate mediante l’utilizzo di React Native, vediamone alcune:

  • Facebook
  • Instagram
  • Walmart
  • Skype

Per approfondire: link a wikipedia

Quanto costa creare un'app nel 2024?

Proviamo a capire quali fattori incidono sul costo di sviluppo di un'app con riferimento al mercato italiano, quindi per un'applicazione realizzata in Italia.

Questa domanda è un po' come chiedere "Quanto costa costruire una casa?". La risposta dipende da tanti fattori, così come una villa di lusso ha un costo ben diverso da un piccolo appartamento.

Ma vediamo nel dettaglio i principali fattori che incidono sui costi:

  • In primis sicuramente la complessità, se sono richieste poche funzionalità avrà un costo inferiore rispetto a un'app complessa con molte integrazioni.
  • Le piattaforme di destinazione (ovvero i sistemi operativi iOS e Android) comportano costi aggiuntivi, sviluppando un’app ibrida come indicato nelle sezioni qui sopra aiuta a dimezzare i costi.
  • Un design unico e altamente personalizzato richiede più tempo e risorse rispetto a un design più semplice.
  • Requisiti come la geolocalizzazione, le notifiche push, i pagamenti in-app, le integrazioni con altri servizi o la connessione ad altri device (es. bluetooth).
  • Non dimentichiamoci della fase di mantenimento successiva al lancio, l'app avrà bisogno di aggiornamenti e manutenzione periodica.

Ma veniamo al dunque, proviamo a dare indicativamente un range di prezzi sulla base della complessità dell’app per lo sviluppo di un’app ibrida:

  • Funzionalità semplici (es. presentazione di info mediante API): a partire da 5.000 €.
  • Media complessità (es. elaborazione dati, acquisto di prodotti, trattamento dati sensibili): tra 12.000 € e 35.000 €.
  • App particolarmente complesse (es. realtà aumentata, gestione di dispositivi IoT): oltre 35.000 €.

Quanto è difficile creare un'applicazione mobile?

Proviamo a scoprire cosa si nasconde dietro alla creazione di un'applicazione e cosa serve sia a livello di competenze che di esperienza per poter procedere autonomamente.

Quello che rende difficile creare un'app iOS e Android non è altro che un riassunto di quanto evidenziato ai punti precedenti. Parliamo delle funzionalità, del design, delle piattaforme Apple e Android da supportare, delle integrazioni con altri sistemi o dispositivi da dover gestire.

In ogni caso è importante evidenziare che la difficoltà non sta solo nella programmazione.

Creare un'app non significa solo scrivere codice. Ci sono molte altre fasi coinvolte come sopra indicato: l'ideazione, la progettazione, lo sviluppo, il testing, pubblicazione e maintenance.

Quindi conviene farla in casa oppure affidarsi ad aziende in grado di realizzare e mantenere le app? La risposta a questa domanda si trova nell'esperienza personale, se si pensa di averne a sufficienza per gestire quanto sopra e mantenere sempre aggiornata e funzionante nel tempo l'app, allora è ammissibile pensare di internalizzare lo sviluppo.

In tutti gli altri casi è meglio affidarsi ad una società esperta come Mostrum Srl in grado di rispondere professionalmente a tutte le necessità.

Spoiler: pochi ne parlano, ma spesso quando la prima versione dell'app è pronta per essere pubblicata, bisogna interfacciarsi con i provider (Apple e Google) per fornire informazioni riguardo allo scopo dell'app ed apportare le modifiche richieste in fase di verifica (sì, i provider testano le app prima di pubblicarle).

Allegato: scopri il nostro servizio di progettazione e analisi software

Chi sviluppa le applicazioni?

Lo sviluppo di un'app richiede un team di persone specializzate in più ambiti. Questo approccio è essenziale per ottenere un risultato che rispetti i requisiti e soddisfi le aspettative iniziali.

Per realizzare un software di successo non è essenziale un team di "molte persone", bensì che le abilità e responsabilità siano ben suddivise per ruolo.

Ma facciamo chiarezza, solitamente dietro lo sviluppo di un'app troviamo i seguenti protagonisti:

  • Il Product Manager: è un po' come il regista di un film. Ha una visione d'insieme del progetto, definisce gli obiettivi, gestisce il budget e coordina tutte le fasi di sviluppo.
  • Il UI/UX Designer: Si occupa di rendere l'app bella da vedere e facile da usare. Progetta l'interfaccia grafica, l'esperienza utente e si assicura che tutto funzioni in modo intuitivo.
  • Lo Sviluppatore: È il cuore pulsante del progetto. Scrive il codice che dà vita all'applicazione, trasformando le idee in realtà.
  • Il Tester: È un po' come il detective che cerca di trovare gli errori. Verifica che l'app funzioni correttamente su tutti i dispositivi e in tutte le condizioni.
  • Il Project Manager: Si occupa di gestire le tempistiche, coordinare il team e assicurarsi che il progetto venga portato a termine nei tempi e nei costi previsti.

Sul mercato ci sono tantissime soluzioni che vanno dal singolo freelance alla software house super strutturata. A chi affidarsi dipende dai fattori importanti per il committente, come il budget e il tempo a disposizione. Ma è importante tenere a mente gli obiettivi oltre il mero rilascio della prima versione: un'app **dovrà evolversi, mantenersi operativa nel tempo e rispettare normative **riguardanti il trattamento dati e sicurezza.

Ogni applicazione software deve essere vista come un asset aziendale che deve dare valore e un ritorno dall'investimento iniziale. Per questo motivo è importante affidarsi a un team di professionisti con esperienza.

Infine ci sono molti team esteri in grado di offrire le proprie competenze a prezzi più vantaggiosi, nel caso si scelga questa strada è importante monitorare bene tutta la fase di sviluppo senza tralasciare nulla al caso. Spesso è una scommessa.

Allegato: scopri il nostro servizio di sviluppo app

Come gestire la manutenzione post-rilascio?

La pubblicazione sullo store di un'app non determina la fine dei lavori, ma bensì l'inizio di una serie di attività di monitoraggio e aggiornamento necessarie per garantire il funzionamento del servizio.

È facile commettere l'errore nella fase iniziale di non tenere in considerazione tutto ciò che avviene post-rilascio. Ogni applicazione deve essere mantenuta e aggiornata, i motivi possono essere molteplici, proviamo ad identificare i principali:

  • Il business evolve ed è necessario integrare nuove funzionalità da rendere disponibili agli utenti.
  • Il sistema operativo iOS o Android si aggiorna e introduce nuove funzionalità oppure ne rimuove di obsolete, in questo caso è necessario intervenire preventivamente per essere i primi sul mercato ad introdurre nuove funzionalità o per migrare servizi esistenti che smetterebbero di funzionare in seguito agli aggiornamenti.
  • Qualche servizio terzo (es. gateway di pagamento in-app) si aggiorna, come al punto precedente è necessario intervenire.
  • Le performance su alcuni dispositivi non sono soddisfacenti, è importante tenere monitorato l'utilizzo dell'app per identificare eventuali falle o criticità da risolvere in breve tempo.

Come è facile comprendere, bisogna tener conto delle attività successive al rilascio. La gestione solitamente ricade in accordi di manutenzione suddivisi in aggiornamenti programmati (soprattutto per la sicurezza e obsolescenza) o occasionali in base alla necessità.

Come sviluppare un’app senza ricevere fregature?

Scegli di realizzare la tua app affidandoti a un partner esperto come Mostrum, grazie alla nostra esperienza saremo in grado di soddisfare le tue aspettative in totale trasparenza. Scopri il nostro metodo.

Scegliere il fornitore è una fase preliminare importante ed essenziale. Per questo motivo negli anni abbiamo imparato a proporci come veri e propri partner per chi ci sceglie, il nostro approccio si basa sulla fiducia e trasparenza.

Ogni progetto deve essere portato a compimento con criterio, in modo propositivo e attento al fine di ottimizzare tempi e costi e offrire soluzioni che portino un valore aggiunto a chi ci sceglie.

Il nostro approccio suddivide il processo di progettazione e sviluppo in più fasi progressive, in questo modo il Cliente può tenere sotto controllo l’avanzamento dei lavori ed eventualmente sospendere i processi in essere se non soddisfatto.

Non resta che approfondire la nostra conoscenza e scoprire quale fantastico progetto hai in mente. Puoi contattarci mediante il form sottostante.

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